TRAMONTE IN PILLOLE: LO DICE LA SCIENZA!

*di Silvano Tramonte

Quante volte l’abbiamo sentito in questi ultimi anni, e non mi riferisco solo alla pandemia! Dal global warming, alla CO2, dal buco dell’ozono all’inquinamento elettromagnetico e via elencando, tutte le posizioni ufficiali vengo sbrigativamente sostenute con quest’affermazione: lo dice la scienza! E la scienza non sbaglia mai! O invece sì?
La riproducibilità è principio base del metodo scientifico; attraverso di esso è possibile confermare gli esperimenti e stabilire standard di misurazione internazionali e nazionali. La riproducibilità ha a che fare con la replica di un test nelle mani della comunità scientifica di un ramo specifico e dunque attribuire valore di certezza, quanto meno relativa, alle affermazioni scientifiche. Questa certezza non è mai assoluta dati, ovviamente, i limiti di una data scienza in un dato momento ed è perciò che si utilizza il principio di massima precauzione, come tutela dai possibili errori che la scienza commette per ignoranza. Dunque, la scienza, anche quando è una scienza esatta, non è esente da errori, se poi i principi base di controllo e verifica del metodo scientifico vengono meno, addio affidabilità, addio evidenze scientifiche.
Su Nature, il 2 di maggio 2016, in epoca non sospetta potremmo dire, esce un articolo che denuncia l’inaffidabilità cui è arrivato ai tempi nostri il metodo scientifico: “Is there a reproducibility crisis?”
https://www.nature.com/articles/533452a?fbclid=IwAR16NxVLa80rWR2OQ6AWgcKZeMS_mJdeaRMrp2gHS_R7O2b2vPaQ1xM1Yc8
Le conclusioni sono tragicamente preoccupanti: Più del 70% dei ricercatori ha tentato senza riuscirci di riprodurre gli esperimenti di un altro scienziato e più della metà non è riuscito a riprodurre i propri esperimenti. I dati su quanta parte della letteratura scientifica sia riproducibile sono rari e generalmente deprimenti. Le analisi più note, dalla psicologia e dalla biologia del cancro, hanno riscontrato tassi rispettivamente del 40% e del 10% circa.
Dunque, attenzione a fidarsi troppo della scienza, soprattutto quando nemmeno la scienza ha tutti i dati necessari per fare affermazioni, come nel caso dei vaccini covid19!!

*Medico chirurgo e consigliere Direttivo EUNOMIS


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