TRAMONTE IN PILLOLE: BENVENUTI NELLA NUOVA RUBRICA

TRAMONTE IN PILLOLE
Iniziamo con questo breve articolo la nuova rubrica del lunedì a cura del prof. dott. Silvano Tramonte che interverrà con un breve commento sulle news medico-scientifiche della settimana precedente. La grande massa di articoli scientifici che escono ogni giorno rende infatti impossibile una valutazione articolo per articolo. D’altra parte, la corretta informazione in ambito medico e legale, è una delle missioni di EUNOMIS: per questo abbiamo valutato che, oltre agli articoli veri e propri che già pubblichiamo, a cadenza settimanale il nostro medico e membro del Direttivo, già primo presidente di EUNOMIS, terrà una rubrica di notizie sintetiche accompagnate da un suo breve commento. In ogni pillola troverete una notizia scientifica o un appunto di etica: benvenuti allora su “TRAMONTE IN PILLOLE” e buona lettura a tutti!

“UN SALTO NEL BUIO”
*di Silvano Tramonte
Un articolo, “La pre-esposizione all’mRNA-LNP inibisce le risposte immunitarie adattative e altera la forma immunitaria innata in modo ereditabile” (La pre-esposizione a mRNA-LNP inibisce le risposte immunitarie adattative e altera l’idoneità immunitaria innata in modo ereditario | Agenti patogeni PLOS), comparso in PLOS PATHOGENS (https://doi.org/10.1371/journal.ppat.1010830)  il 2 settembre 2022 ci conferma un paio di cose di una certa rilevanza. 1) I vaccini a mRNA sono sperimentali e ne abbiamo una coscienza assolutamente insufficiente sotto tutti i punti di vista. 2) In quanto tali non si sarebbero dovuti utilizzare per una vaccinazione di massa e men che meno verso un virus dalla letalità, per tutte le età, inferiore all’1%. 3) Contrariamente a tutte le rassicurazioni, ma coerentemente con quanto già supposto e temuto, questi vaccini interferiscono col genoma.
I risultati di questa ricerca hanno importanti implicazioni biologiche e cliniche. In primo luogo, i dati mostrano che la somministrazione di mRNA-LNP inibisce le risposte umorali a una seconda dose di vaccino per almeno diverse settimane e suggerisce che una seconda dose di un vaccino mRNA può essere più efficace se fornita in un momento successivo e in una posizione diversa da quella attualmente utilizzata. In secondo luogo, lo studio suggerisce che la protezione contro le infezioni fungine e virali da parte di questi vaccini viene alterata e diminuita. In terzo luogo, lo studio mostra anche la capacità di questi vaccini di trasmettere protezione transgenerazionale, interagendo quindi col genoma.
Questo significa che non conosciamo l’impatto a breve e lungo termine di questa piattaforma sulla salute umana e gli effetti potenzialmente dannosi, e quindi che il suo utilizzo si configura come un salto nel buio.
*Medico chirurgo e consigliere Direttivo EUNOMIS


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