SEMPRE PIÙ ILLEGITTIMA LA SOSPENSIONE DAL LAVORO DEL LAVORATORE NON VACCINATO.

Dopo il Tribunale lavoro di Ivrea di pochi giorni fa anche quello di Torino, sempre sezione del lavoro, riammette il lavoratore sospeso perché non vaccinato, condanna l’ ASL a risarcire i danni e le spese legali. Entrambe sono sentenze definitive di primo grado.
Che dire ? Gli obblighi vaccinai imposti senza ragionevolezza, proporzionalità e soprattutto SENZA ALCUN FONDAMENTO SCIENTIFICO quanto alla (in)capacità immunizzante nella prevenzione della diffusione dal governo Draghi e dal parlamento italiano a colpi di fiducia, sono sempre più disapplicati, posti nel nulla, dichiarati illegittimi o “impugnati” da avvocati e giudici italiani davanti alla corte costituzionale e davanti alla corte di giustizia UE.
Aspettando le decisioni della corte costituzionale previste per fine ottobre, non solo i giudici di Ivrea , di Torino, ma anche quelli di Firenze, Udine , Sassari, Modena e altri giudici civili e i giudici amministrativi dei TAR Lombardia, FVG e altri dichiarano illegittima sotto diversi aspetti la normativa introduttiva dell’obbligo vaccinale cd. “anti-sarsCOV2”: quella normativa passata ormai alla storia delle più clamorose FAKE NEWS nazionali con il “se ti vaccini non contagi gli altri , se non ti vaccini muori ..” di draghiana memoria.
Sono in corso e si preparano ora tante altre azioni legali che verranno radicate su tutto il territorio nazionale a difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori violati. Poi inizieranno, sempre più numerose, le azioni di responsabilità nei confronti dello Stato italiano, del Ministero della salute , della FNOMCEO, dei Consigli degli ordini dei sanitari , delle ASL e degli altri Datori di lavoro che hanno dato esecuzione, anche in violazione dell’articolo 28 della Costituzione quanto si dipendenti e funzionari pubblici, a una normativa evidentemente ed ex ante illegittima, irragionevole, discriminatoria e ingiusta.

avv. Andrea Montanari, Presidente Eunomis


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