TRAMONTE IN PILLOLE: MEDICINA DISUMANA

*di Silvano Tramonte

NORIMBERGA. Credevamo fosse il peggio mai visto…

Il 25 ottobre 1946 s’inauguravano a Norimberga davanti al Tribunale Americano n. 1 le sedute del processo a carico dei medici nazisti accusati di congiura, di crimini di guerra, di delitti contro l’umanità e di appartenenza a organizzazioni criminali. Queste imputazioni erano in riferimento ai noti esperimenti (ma non poi tanto nei loro dettagli) di decompressione e di congelamento prolungato, con la famigerata collezione di scheletri di ebrei per l’Università di Strasburgo e col programma di eutanasia su soggetti deficienti e su bambini deformi, con gli esperimenti preliminari per la sterilizzazione di massa e per l’eliminazione dei polacchi affetti da tubercolosi.

Il libro, pubblicato per la prima volta nel 1948 in 10000 esemplari e destinato esclusivamente all’Ordine dei medici tedeschi, fu oggetto di tentativi di occultamento.

Ripubblicato per i tipi di Feltrinelli nel 1967 col titolo MEDICINA DISUMANA – Documenti del Processo di Norimberga contro i medici nazisti, a cura di Alexander Mitscherlich, fu lettura, per me giovane aspirante medico, tanto raccapricciante quanto, in un certo senso, rassicurante poiché pensavo che mai più nella vita sarebbe potuto risuccedere qualcosa di simile.
Invece oggi, in una specie di interrogatorio cui Albert Bourla piuttosto arrogantemente si sottrae mandando allo sbaraglio una candida Janine Small, presidente dei mercati internazionali di Pfizer, ritenuta “nella posizione migliore per supportare la commissione nel raggiungimento dei suoi obiettivi“, mi ritrovo a respirare, guardandola, la drammatica e disperante aria di una tragedia umana di proporzioni spaventose alla quale ho cercato di oppormi con tutte le mie forze, ma che neppure io osavo immaginare tanto grave.
L’eurodeputato R. Ross le pone una domanda precisa: “Pfizer ha testato la capacità del vaccino Covid di bloccare la trasmissione del virus prima di metterlo sul mercato?” a cui la presidente dei mercati internazionali di Pfizer risponde candidamente sorridendo: “No, dovevamo muoverci alla velocità della scienza per capire cosa succedeva“.
Ora, in tutto il mondo occidentale, si è imposto un trattamento sanitario obbligatorio con ogni tipo di minaccia, repressione, ricatto e controllo, scatenando l’odio e il terrore e la caccia all’untore, annientando e calpestando diritti che dovevano essere fondamentali e indiscutibili ed inalienabili e che avrebbero dovuto essere difesi proprio da quegli stessi che in realtà li stavano reprimendo e negando appellandosi a un, comunque discutibile ed inaccettabile, principio di tutela degli altri, sconfessato da molti medici non allineati ma riaffermato da tutti gli enti istituzionali e consulenti tecnici vari. Adesso arriva così banalmente la conferma che non si tutelavano affatto gli altri, la conferma di quello che è stato da subito evidente a taluni, e cioè che i cosiddetti vaccini non sono affatto vaccini e non hanno la funzione di vaccini e Pfizer non ha mai detto che l’avrebbero avuta, questa funzione, e quindi siamo stati massacrati del tutto gratuitamente inutilmente e truffaldinamente dai nostri governanti. E i nostri medici si sono messi a disposizione. Come i medici tedeschi… Ho accennato a Norimberga non per paragonare i crimini nazisti, che restano insuperati, ma per denunciare come il rischio di un deragliamento del diritto sia sempre in agguato. A Norimberga si discusse di 6 milioni di vittime sterminate nei campi di concentramento e di sterminio e di quelle che i medici fecero nei loro esperimenti sui prigionieri, persone innocenti che avevano il torto di possedere una discriminante. E così oggi, nel terzo millennio, in questo mondo progredito e civilissimo e democratico, si è fatto oggi coi vaccini che tali non erano ma farmaci genici, un esperimento criminoso su scala planetaria. E se qualcuno, nel farlo, era in buona fede, molti altri certamente erano in malafede. E i medici? Come potevano i medici, col loro sapere, accettare questi farmaci e queste logiche? Eppure hanno potuto.. Questo esperimento non ha un rilievo solo sul piano dell’abominio giuridico e costituzionale ma anche, e soprattutto, sul piano medico: moriranno molte persone per aver subito questo trattamento sperimentale. Molte sono già morte molte moriranno: tumori, malattia autoimmuni, morti improvvise, alterazioni genetiche. Per nulla. Inutilmente. Non si sono volute risparmiare neppure le donne in gravidanza e in allattamento, non si sono voluti risparmiare i bambini, nemmeno quelli piccoli e piccolissimi. Neppure quelli non ancora nati. E non siamo nemmeno in grado di prevedere le esatte conseguenze del crimine commesso. E non era vero nulla, non si tutelava proprio nessuno e si sapeva pure.
Allora, se era tutto falso e si sapeva dall’inizio, perché lo abbiamo fatto? Perché??
Fonte: https://www.arezzoweb.it/2022/10-10-2022-pfizer-ammette-in-commissione-europea-che-il-vaccino-covid-19-non-blocca-la-trasmissione-del-virus-540353.html

*Medico chirurgo e consigliere Direttivo EUNOMIS


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