Trovo un’intervista a Ricciardi su Open (Ricciardi: «Stop al Green pass per chi fa solo il tampone. A gennaio rischiamo una fiammata» – Open) e non resisto alla tentazione di confutarla. Risponderò punto per punto all’articoletto inserendo il suo testo tra i segni grafici << e >> facendolo seguire dai miei commenti.
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E come lo calcola il rischio che avremo a gennaio? Se abbiamo imparato una cosa sul sars-cov-2 è che è imprevedibile e riesce benissimo a non farsi conoscere, dunque mi piacerebbe proprio sapere in base a quale algoritmo si calcoli che, in Italia, a gennaio ci sarà un’ondata, che numero non so, mi sono perso. Ah, no, ho capito: dobbiamo giustificare e preparare il terreno per la proroga dello stato d’emergenza! Ma no, un momento, lo stato d’emergenza non si può prorogare, non si può più: doveva scadere a luglio (dichiarato per 6 mesi e prorogato per 12 mesi, come da costituzione), poi hanno fatto finta di niente e l’hanno prorogato di altri sei mesi fino a dicembre 21 ma non avrebbero potuto poiché la costituzione prevede che si possa dichiarare per un massimo di 12 mesi e prorogare per un massimo di 12, dunque avendolo dichiarato di 6 si poteva prorogare di 12 fino a un massimo di 18 mesi e sarebbe dovuto scadere a luglio, ma con un triplo salto mortale privo di ogni vergogna hanno “esteso” incostituzionalmente la dichiarazione (tanto oramai…) e i primi sei mesi e sono arrivati a 12 quindi a dicembre del 20121 scade definitivamente senza più nessuna possibilità di estensioni o proroghe. Però ne possono dichiarare un altro. Oddio, per dichiarare un altro Stato d’emergenza, che come dice la parola richiede un’emergenza, tocca avere un’emergenza e se l’emergenza non c’è tocca crearla. Ecco, dunque, sono in fase di gestazione emergenze, vogliamo scommettere che nasce a gennaio la piccola Emergenza?
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Giusto, i vaccinati tocca privilegiarli un poco in fondo sono i protetti del Signore e quelli che gli tengono in piedi la baracca, poi non importa se sono infettanti e infettabili ma un poco di nepotismo non si nega a nessuno in Italia. Punto dolente saranno i guariti, ma solo per finta perché nessuno si pone il problema dei guariti di una malattia paucisintomatica o gli immuni asintomatici, i guariti sono gli ufficiali, nipotini anche loro del sistema. Ma sapete che c’è? Non è male questa cosa: se rinchiudiamo tutti gli appestandi in gabbia resteranno in circolo solo vaccinati e guariti e siccome la covid, come sappiamo benissimo, non si fermerà, godrò un mondo nel vedere i prestigiatori-virologi contorcersi disperatamente per trovare colpevoli fuori dalla famiglia. Saranno cani e gatti e volpi? Leoni e iene no, stanno in gabbia pure loro… le volpi, va là, ma con cani e gatti che facciamo? Vacciniamo? Studio clinico di 10 giorni e via! 15, to’. Se per i cristiani ci abbiamo messo qualche mese giusto per salvare la faccia e cominciare una sperimentazione clinica di massa in cui stiamo scoprendo di tutto, per gli animali 15 giorni basteranno per salvare la faccia sfruttando quel che sappiamo per l’essere umano. Però, forse no, gli animali hanno un sacco di organizzazioni che li proteggono, l’essere umano non le aveva…. Vuoi vedere che se riusciamo a scampare dalle sgrinfie del sistema dobbiamo ringraziare gli animali? Sarebbe il colmo!
«Se non ampliamo il numero di vaccinati con la prima dose e se non somministriamo rapidamente la terza avremo una risalita forte, più di quella che vediamo ora. Avverrà presumibilmente tra gennaio e febbraio. >>
I vaccinati in Italia, stando ai dati governativi, sono l’81% e solo 8 milioni senza nemmeno una dose. Ma bisogna ampliare il numero dei vaccinati almeno con la prima dose, se no avremo una risalita forte. Di cosa? Ma dei contagi, ovvio! Ancora non abbiamo capito che più contagi non significa più malati ma significa soprattutto più immuni. Più ci contagiamo e più in fretta raggiungeremo l’endemizzazione del virus. E poi dei contagi, mica dei morti, che oramai sono davvero pochi ma dei contagi che, siccome non si fermeranno mai come qualunque onesta influenza fa, non ci permetterà MAI di uscire dallo stato di emergenza. Passeremo la vita tra un’ondata e l’altra, uno stato d’emergenza e l’altro. E da una dose all’altra!
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Bè, un momento, ai vaccini dobbiamo veramente molto: la più grande sperimentazione della storia che ha già dato una messe di dati tanto grande che ci vorranno anni per analizzarli tutti, il più grande numero di morti per vaccino e anche mettendo insieme tutti gli altri vaccini gli anti covid19 battono tutti, ma che la riduzione della mortalità sia dovuta ai vaccini non è proprio una certezza. Ma persino lui alla fine si vergogna tanto della sua incongrua certezza che alla fine si trova a bisbigliare uno scaramantico :” … che comunque un po’ proteggeranno…” riferendosi ai vaccini, a metà tra la preghiera e la speranza. La mortalità (rispetto ai valori di picco) è fortemente ridotta in ogni Nazione, anche se i contagi sono equivalenti. Si vuole attribuire questo miglioramento alla campagna vaccinale . MA NON È COSÌ. Infatti non esiste alcuna correlazione tra la percentuale di vaccinati e la riduzione della mortalità. Stati che hanno vaccinato poco o niente hanno una mortalità inferiore a quelli con alto tasso di vaccinazione ( confrontare Inghilterra con India, Israele con Palestina ecc.). Quindi se non è la vaccinazione a ridurre la mortalità, a cosa dobbiamo questo miglioramento? Non sarà che la variante delta che ormai è presente nel 95% dei nuovi contagi, è veramente molto infettiva ma poco patogena e quindi può rappresentare la ” VARIANTE DI ESCAPE” per uscire dalla pandemia? Così, tanto per dire che qui, o sto benedetto virus si endemizza o siamo tutti morti, di vaccino o di virus poco importa…
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Perché? Non mi è chiaro il passaggio logico e scientifico tra la presenza di protezione anticorpale, quella cellulare e il vaccinare e rivaccinare. Colgo però l’occasione per sottolineare vaccinare e rivaccinare. A libitum e ad vitam. Che bello, nessuno lavorerà più e passeremo la vita a vaccinarci e rivaccinarci, fare green pass e tamponi, contagiarci, andare in quarantena, qualcuno in ospedale, qualcuno in terapia intensiva, qualcuno al cimitero. Ma non potevamo fare la stessa cosa anche senza vaccini? In fondo la letalità era meno dell’1%…
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Ecco, mica possiamo stare indietro! E chi siamo, i figli della serva!? Poi, siccome USA e Istraele sono già alla quarta mica te la vorrai far mancare, no?
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Sì, l’hai già detta ‘sta cosa, ti ripeti, ma non è che ci convinci di più…non c’è due senza tre ma anche fatto 30 facciamo 31. E ci risiamo, come più sopra!
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Certo! Ne sono convinto anch’io! Del sistema vostro però, quello che ci volete imporre a tutti i costi. Ricciardi finge di dimenticarsi che uno che si tampona ogni due giorni è sicuramente meno pericoloso di uno che ha un green pass che dura dodici mesi. 12 mesi durante i quali può infettare e infettarsi per almeno 8.
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Ohilà, questa è una novità! Letteratura?
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Non è un perché vero, è un perché bugiardo per nascondere quello vero: perché chi non si vaccina per loro è un delinquente ma siccome non hanno ancora varato leggi razziali contro i non vaccinati mica possono arrestarli!!
Ecco, ho risposto a Ricciardi col sorriso sulle labbra e l’intenzione giocosa. D’altra parte non riesco ad essere serio con chi serio non è. Mi sembrerebbe di prendermi in giro da solo. O di farmi prendere in giro più di quanto già non facciano. Loro. Con noi.
Dr. Silvano Tramonte
Coordinatore Gruppo Medico scientifico EUNOMIS