di Silvano Tramonte*
Sabato, domenica e lunedì scorsi ci sono state le elezioni per il consiglio direttivo dell’Ordine dei medici di Milano. Io mi presentavo come medico candidato nella lista Impegno Medico che tentava di opporsi alla lista uscente, Riscatto Medico, al governo negli ultimi 4 anni. Abbiamo lavorato per più di due anni per prepararci, diffondere le nostre idee, il nostro programma, conquistare simpatie e voti. Ci pareva di proporre cose giuste e condivisibili da tutti, per la DEMOCRATIZZAZIONE e MORALIZZAZIONE degli Ordini.
Ma abbiamo perso.
PER UN NUOVO ORDINE
- permettere alla lista di minoranza di entrarvi come opposizione
- consultare gli iscritti per ogni decisione di rilevanza da prendere
- consultare gli iscritti per ogni decisione collegiale delle spese straordinarie
- consultare gli iscritti per ogni decisione collegiale della direzione deontologica dell’ordine
- consultare gli iscritti per ogni modifica al codice deontologico
- consultare gli iscritti per ogni aggressione alla libertà e autonomia del medico
- consultare gli iscritti per ogni aggressione all’integrità del codice deontologico
- Riduzione degli emolumenti personali
- Revisione della politica economica dell’EMPAM
- Rilanciare e rivalutare la Professione Medica ed i suoi contenuti etici.
- Tutelare la Professione con mantenimento del Codice Deontologico del 2014 (indipendenza del Medico).
- Fornire assistenza legale per la violenza sui medici e gli odontoiatri.
- Ridurre drasticamente e motivare la spesa per indennità e gettoni di presenza dei Consiglieri destinando il risparmio alla consulenza legale ed assicurativa agli iscritti. Chi si candida dovrebbe farlo per puro spirito di servizio!
- Promuovere la partecipazione sulle problematiche inerenti la professione per la condivisione delle decisioni.
- Assicurare l’aggiornamento indipendente, anche tramite dichiarazione sul conflitto di interesse.
- Vigilare sulla correttezza dell’informazione medico-scientifica.
- Limitare le incombenze burocratiche dei medici che sottraggono tempo ed energia alla cura dei pazienti.
- Formulare regole condivise vincolanti nei rapporti professionali territorio/ospedale.
- Valorizzare e tutelare i giovani Medici come risorsa del S.S.N., agevolandone l’inserimento nelle strutture sanitarie.
- Pubblicare obbligatoriamente sui siti web ordinistici lo statuto, il regolamento dell’Ordine nonché i verbali delle sedute del consiglio e le delibere.
PER UNA NUOVA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI (FNOMCEO)
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri rappresenta la Categoria presso le istituzioni nazionali, europee, e mondiali. Il Presidente dell’Ordine è membro di diritto del Consiglio Nazionale, partecipa all’elezione del Comitato Centrale disponendo di un voto per ogni cinquecento iscritti al rispettivo Albo.
Deve contribuire:
- Alla Difesa e potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale.
- Alla vigilanza sul rispetto dei requisiti minimi delle strutture sanitarie (strutturali e personale) pubbliche e private.
- A promuovere in sede legislativa parlamentare l’introduzione dell’autocertificazione di malattia per i primi 3 giorni.
- All’aggiornamento delle Leggi ordinistiche ferme per alcune norme al 1946.
- Alla modifica della legge numero 3/2018 (Lorenzin) per l’introduzione del sistema proporzionale per le elezioni e limite di due mandati per tutti i componenti degli Ordini Provinciali e del Comitato Centrale.
- Alla introduzione della incompatibilità fra cariche ordinistiche provinciali/nazionali e cariche nell’Ente Previdenziale così come è previsto in tutti gli altri ordini professionali.
- Alla introduzione della modalità di voto telematico per l’elezione degli ordini provinciali.
PER UNA NUOVA EMPAM
Il Presidente dell’Ordine è membro di diritto dell’Assemblea Nazionale ENPAM e dovrà:
- Esprimere il suo voto dietro mandato assembleare del proprio Ordine.
- Riferire agli iscritti sulle delibere dell’Assemblea Nazionale ENPAM, del suo voto e del suo operato che dovranno essere espressione del mandato del proprio Consiglio Direttivo.
- Operare per parametrare gli emolumenti del Presidente e dei componenti del Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM a quelli degli amministratori dell’INPS.
- Abolire l’obbligo della doppia contribuzione per i medici dipendenti.
- Far sottoporre alla valutazione di un consulente esterno di garanzia il bilancio annuale dell’ENPAM.
Il nostro programma è stato elaborato da medici di tutte le categorie professionali per ricomporre l’unionL sui principi fondamentali della professione, per una medicina integrata, pluralista, di alto profilo etico, centrata sul paziente e attenta a restituire dignità alla professione del medico.
All’ultimo giorno utile di registrazione delle liste, compare dal nulla una terza lista per i medici. Questi risultati delle votazioni:
PER I MEDICI
Aventi Diritto: 26609 Votanti: 2335 Affluenza: 8.78 %
Lista Riscatto Medico (la lista uscente) Voti 976
Lista Impegno Medico (la lista alternativa in cui mi ero candidato) Voti 494
Lista Uniti per il futuro (la terza lista, degli ospedalieri) Voti 409
PER GLI ODONTOIATRI
Aventi Diritto: 4041 Votanti: 605 Affluenza: 14.97 %
Lista Difendiamo la Professione (la lista uscente) Voti 374
Lista Impegno Odontoiatrico (la nostra lista collegata a impegno medico) Voti 74
COMMENTI
I vergognosi dati di affluenza denunciano il disinteresse totale dei medici e degli odontoiatri nei confronti dell’Ordine che è causa di tale disinteresse; la difficoltà di raggiungere il seggio; l’ostinata negazione dell’Ordine di permettere il voto telematico; l’ostinata negazione dell’ordine di aprire più seggi decentrati; l’ostinata negazione dell’Ordine di aumentare a 5 i giorni di votazione, come contemplato dal regolamento. La lista Uniti per il futuro non avrebbe dovuto essere autorizzata dal momento che si presentava dedicata ai soli medici ospedalieri e, per ciò stesso, non rappresentativa di tutte le categorie. Questa lista, come ho detto comparsa dal nulla e senza alcuna preparazione ha preso poco meno dei voti di Impegno Medico che fruiva di due anni di lavoro. Non è difficile supporre che la presenza di questa terza lista abbia danneggiato non poco Impegno Medico che, comunque, non avrebbe potuto vincere, sebbene anche solo per pochi voti.
Ciò che mi pare una stortura inammissibile è che con 976 voti su più di 28.000, l’Ordine di Milano possa essere riconquistato dagli stessi che non hanno tutelato né il codice deontologico né i suoi stessi affiliati.
Così, infatti, si esprime il Codacons in un suo comunicato stampa del 2/10/24
ELEZIONI ORDINE DEI MEDICI DI MILANO: A FINE MESE IL VOTO
LE PERPLESSITA’ DEL CODACONS SULLE MODALITA’ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO – CONSENTITO A QUASI 30MILA ISCRITTI SOLAMENTE IN PRESENZA IN VIA LANZONE A MILANO
L’ASSOCIAZIONE CHIEDE L’IMPLEMENTAZIONE DI PIU’ SEDI E GIORNI DI VOTO E DI CONSENTIRE DI ESPRIMERE IL VOTO TELEMATICAMENTE O COMUNQUE A DISTANZA PER GARANTIRE UNA MAGGIORE RAPPRESENTATIVITA’
Cronaca Lombardia: in un periodo di grande difficoltà se non di vera e propria crisi del SSN (Servizio Sanitario Nazionale) si terranno a fine ottobre (26, 27 e 28) le elezioni per l’Ordine dei Medici.
La sede prevista per il voto, però, Via Lanzone a Milano, e il ristretto numero di giorni in cui è possibile recarsi per esprimere la propria preferenza, rischiano di creare delle significative difficoltà ai medici iscritti (circa 30mila professionisti).
La sede prescelta, infatti, si trova in un’area centrale della città difficilmente raggiungibile con mezzi propri e privo di adeguate aree di parcheggio.
Per il Codacons la grande importanza che riveste l’Ordine per la categoria consiglierebbe il predisporre strumenti adatti per consentire a tutti gli iscritti di esprimere il proprio diritto di voto, ampliando il numero di sedi e i giorni di votazione, e soprattutto implementando la possibilità di esprimere il proprio voto anche a distanza, telematicamente, solo così infatti si può davvero consentire a tutti gli aventi diritti di esercitare concretamente un diritto costituzionalmente garantito.
“A nostro avviso altrimenti si prospetterebbe una lesione del diritto costituzionalmente garantito, sia con riferimento al diritto di voto (art. 48 costituzione) sia all’art. n. 34 D.p.r. 20 marzo 1967 n. 223 “in ogni sezione il numero di iscritti non sia di regola superiore a 1.200, né inferiore a 500”, sia, ancora, alla Direttiva 89 del 2024 della FNOMCEO, che sulle sedi di voto dichiara a pag. 2 “Le votazioni durano da un minimo di due a un massimo di cinque giorni consecutivi, di cui uno festivo, e si svolgono anche in più sedi, con forme e modalità che ne garantiscano la piena accessibilità in ragione del numero degli iscritti, dell’ampiezza territoriale e delle caratteristiche geografiche. “
https://www.codaconslombardia.it/codacons-su-diritto-di-voto-ordine-medici/
Non si creda che le vicende dell’Ordine dei medici siano solo beghe tra medici perché non è così: qualunque sia il destino dei medici, liberi o coatti, autonomi o sottomessi, indipendenti o dipendenti dal potere economico-politico, esso ricade tutto intero sui pazienti e sulla sanità. I cittadini dovrebbero interessarsi alle vicende dell’Ordine perché da questo dipende l’esistenza di un buon servizio sanitario, privato o pubblico, e, dunque, la soddisfazione o meno delle proprie necessità.
Quando comparve improvvisamente la terza lista, molti di noi lo presero come un presagio funesto. I numeri ridimensionano comunque le nostre speranze di vittoria ma non la nostra volontà di batterci ancora per il cambiamento, per la nostra professione che non è mestiere ma missione, e per la salute dei nostri pazienti.
*Medico chirurgo e Vicepresidente EUNOMIS