L’ELEFANTE NELLA STANZA (eppur nessuno lo nota).
Il 23 luglio scorso il Direttore Generale della WHO, Tedros Adhanom Ghebreyesus (guarda curriculum https://www.weforum.org/agenda/authors/tedros-adhanom-ghebreyesus), ha deciso che l’epidemia globale di vaiolo delle scimmie rappresenta un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale.
Lo ha fatto nonostante il Comitato di Emergenza dei paesi aderenti non sia stato in grado di raggiungere un consenso sul fatto che l’epidemia rappresenti un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale (SIC! nei documenti accessibili dal sito WHO, v. link allegato https://www.who.int/publications/m/item/multi-country-outbreak-of-monkeypox–external-situation-report–2—25-july-2022)
Tanto il rapporto quanto la dichiarazione del Direttore Generale (di cui ai link che seguono https://www.who.int/director-general/speeches/detail/who-director-general-s-statement-on-the-press-conference-following-IHR-emergency-committee-regarding-the-multi–country-outbreak-of-monkeypox–23-july-2022) non lasciano alcun adito a dubbi: l’OMS è una organizzazione finanziata da privati in evidente conflitto d’interessi, le decisioni della quale possono “tranquillamente” essere adottate dal suo Direttore in spregio al parere contrario degli organi collegiali.
E influisce pesantemente sulle politiche sanitarie dei paesi aderenti di tutto il mondo.
Non è ulteriormente accettabile che decisioni di tale portata, quali quelle subìte in particolare negli ultimi due anni, continuino a essere adottate in modo non collegiale nonché così opaco e arbitrario.
Se non lo si comprende nemmeno così, abbiamo un problema enorme.
Letizia Catelli, consigliere Direttivo EUNOMIS